“Follia Artificiale – Riflessioni per la resistenza dell’intelligenza umana”, il nuovo libro di Luca Bolognini

 

“Stiamo lasciando succedere qualcosa di epocale e potenzialmente devastante per l’essere umano, abbandonandoci alla fiducia irrazionale di chi è insieme consapevole e speranzoso, come un neonato dondolato nella culla.”

 

Inizia cosi il nuovo libro di Luca Bolognini, che già dalle prime righe evidenzia con due semplici parole (apparentemente contraddittorie tra loro), concetti che accompagneranno tutta la sua riflessione. “Fiducia”, questa è la prima parola chiave. C’è chi dice che la fiducia è addirittura un atto di coraggio, una cosa insomma che va conquistata nel tempo, eppure Bolognini ci descrive quasi come “neonati” che ci abbandoniamo beati a “quel qualcosa di epocale” che sta succedendo. Qualcosa che già viviamo. Ma di cosa si tratta? Che cosa ci sta sfuggendo di mente nella nostra vita di donne e uomini “iper-tecnologici”, “iper-connessi”?

Queste domande ci riportano alla seconda parola chiave, “irrazionale”. Ma come, proprio noi? Come facciamo a fidarci ciecamente di e “lasciarci cullare” da qualcosa che è irrazionale?

Ebbene, proprio noi che spesso fatichiamo a creare dei legami solidi con altri esseri umani, noi ci fidiamo ciecamente degli algoritmi che governano in maniera sempre più pervasiva la nostra vita. Siamo circondati da questi algoritmi e alle volte non capiamo nemmeno fino a che punto. Ormai le macchine sanno più cose di noi di quelle che vorremmo ammettere o che noi stessi potremmo conoscere. Sanno quali sono i nostri desideri, ci consigliano “cose che potrebbero piacerci”. Non è questa perdita di controllo una cosa di per sé “irrazionale”?

 

“Mi manca quasi il respiro e l’orientamento, in questa immersione rimescolante tra elementi digitali che contaminano il mio essere umano. È davvero un caos.”

 

Questa nuova realtà non permette di separare più cosa è reale da cosa è virtuale. Dimentichiamoci quella frase ormai antiquata che si usava anni fa: “Ma è solo un social, il web, non è mica la vita reale”. La nostra identità virtuale e quella “reale” ormai non possono più essere considerate scisse. Noi viviamo nel web e con il web. Noi tessiamo legami sui social, magari qualche nostro amico o parente ha incontrato il suo partner grazie a Facebook, Tinder o qualche altro social network di incontri. Dobbiamo demonizzare questa nuova realtà? Ovviamente no. Nello stesso tempo, fa molto riflettere una scena che viene descritta nel secondo capitolo del libro (“Tenere, le e-distanze”) nella quale due innamorati che si trovano uno di fronte all’altra preferiscono scambiarsi messaggi via telefono che alzare lo sguardo e parlarsi. Non è forse questo un indice di follia, dell’uomo alle prese con l’artificiale? Ma estremizziamo un po’ di più la situazione: e se un domani fossimo un po’ tutti come Joaquin Phoenix, il protagonista del film “Her” che aveva finito per innamorarsi del suo sistema operativo provvisto di intelligenza artificiale? Un uomo innamorato e geloso del suo computer! Luca Bolognini, si spinge oltre, con profonda leggerezza. Cosa accadrebbe se, in questo nostro mondo IoTizzato, le macchine “dessero improvvisamente di matto” per il complicarsi intelligentissimo dei loro calcoli e della loro sensibilità. Anche qui di rimandi a film fantascientifici di robot che si ribellano agli umani ce ne sarebbero tantissimi, ma mesi fa il film è diventato realtà nel momento in cui due bot sperimentali di Facebook hanno iniziato a parlare un nuovo linguaggio tra loro (episodio raccontato nel Capitolo Due).

In questo libro insomma, Luca Bolognini vuole riflettere con il suo lettori di questi nuovi scenari. Vuole raccontarci, anche provocarci descrivendo ipotesi estreme (ma forse nemmeno così tanto irrealistiche). Di libri accademici, nell’arco della sua carriera da avvocato, studioso ed esperto di privacy ne ha scritti diversi, ma “Follia Artificiale – Riflessioni per la resistenza dell’intelligenza umana” non è uno di quelli. In questo libro, l’autore vuole analizzare la realtà in maniera pura e appassionata, senza citazioni erudite, “a mani nude”, e parlare a cuore aperto come si farebbe ad un amico, dandogli, però, non una “soluzione” ai “mali” del mondo digitale, quanto delle nuove lenti di lettura.

Il libro è già disponibile in tutte le librerie e online, in formato carteceo – direttamente via Rubbettino Editore o Amazon – e digitale – iTunes.

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