30 Lug L’evoluzione della regolamentazione sull’intelligenza artificiale in Africa: focus sul Kenya
Autori: Wendy Kuyoh, Laura Senatore, Lorenzo Covello
Contesto
La tecnologia basata sull’intelligenza artificiale (IA) è entrata a far parte della vita di ogni persona, dall’uso delle piattaforme di social media integrate con soluzioni di IA all’utilizzo di chatbot, ad es, in ambito di gestione dei servizi clienti. Allo stesso modo, le organizzazioni utilizzano sempre più spesso le tecnologie di IA per ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle proprie attività e prodotti. Nel corso degli ultimi anni, il continente africano ha assistito a un cambiamento nello sviluppo, nella portata e nell’ambizione delle iniziative in ambito di IA.[i] Ciò è dimostrato da un rapporto pubblicato dall’UNESCO nel 2021, il quale ha evidenziato che, all’epoca, 18 dei 32 paesi africani presentavano iniziative nazionali attive finalizzate ad orientare lo sviluppo dell’IA.[ii] Il presente articolo si propone di offrire una panoramica dello stato dell’arte della risposta africana alla regolamentazione dell’IA, con un focus particolare sugli sforzi legislativi posti in essere in Kenya.
La risposta africana alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale
L’ecosistema dell’IA in Africa è in rapida evoluzione, con diversi Paesi che stanno adottando misure per facilitare l’innovazione, la ricerca e l’adozione di strumenti di IA. L’uso delle tecnologie di IA in tutto il continente ha portato all’urgente necessità di una regolamentazione in materia. Tale necessità risulta confermata dalla produzione di modelli di governance dell’IA attraverso lo sviluppo di strategie nazionali specifiche per l’IA[iii], le quali fanno seguito alla pubblicazione, nel 2024, di una strategia ad ampio spettro, ovvero la Strategia Continentale dell’Unione Africana per l’IA (“Strategia UA per l’IA”).[iv] La Strategia UA sull’IA sottolinea la necessità di sviluppare una solida infrastruttura di dati nonché di facilitare i flussi transfrontalieri di dati, anche alla luce del panorama legislativo dei Paesi africani.
Le specifiche strategie adottate dai Paesi africani in materia di IA hanno riconosciuto i possibili rischi significativi derivanti dall’utilizzo di tale tecnologia, quali, per esempio, l’esistenza di bias e vulnerabilità in materia di sicurezza, e hanno sottolineato l’importanza di sviluppare un’adeguata governance etica nonché meccanismi di mitigazione dei rischi al fine di garantire uno sviluppo responsabile dell’IA. Ad esempio, la politica nazionale sull’IA del Ruanda[v] include modelli di governance quali comitati di supervisione etica e meccanismi di valutazione approfondita dei rischi al fine di garantire che lo sviluppo dei sistemi di IA sia conforme a standard legislativi ed etici. Analogamente, la strategia sull’IA del Ghana[vi] richiede il coinvolgimento degli stakeholders al fine di sviluppare linee guida e quadri etici volti a mitigare il rischio di bias.
Oltre allo sviluppo di strategie in materia di IA, sono stati compiuti progressi dal punto di vista legislativo. Ad esempio, in Nigeria, il 25 febbraio 2025, il disegno di legge 731 del Senato, che istituisce la Commissione nazionale per l’intelligenza artificiale, è stato approvato in prima lettura. Il disegno di legge mira a istituire un organismo di regolamentazione per disciplinare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione responsabile dell’IA in Nigeria, al fine di garantirne l’allineamento con gli obiettivi nazionali ed economici del Paese.
Riconoscendo gli sforzi compiuti da vari Paesi africani nella regolamentazione dell’uso dell’IA, la sezione seguente fornisce una panoramica della strategia del Kenya in materia di IA come passo fondamentale per l’economia digitale.
Strategia per l’intelligenza artificiale del Kenya 2025-2030: un passo fondamentale per l’agenda della trasformazione digitale
Il 27 marzo 2025, a seguito di una consultazione pubblica[vii] avviata nel gennaio 2025, il Ministero dell’Informazione, delle Comunicazioni e dell’Economia Digitale (MICDE) ha pubblicato la versione definitiva della Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale (IA) 2025-2030 (“la Strategia”).[viii] La Strategia mira a posizionare il Kenya come cd. hub leader per l’innovazione dei modelli nel campo dell’IA, promuovendo lo sviluppo sostenibile, la crescita economica e sociale nonché l’inclusione, posizionandosi al contempo come leader nella ricerca e nell’applicazione dell’IA in Africa.
Alcuni degli obiettivi chiave delineati nella Strategia sono la creazione di un solido quadro di governance per l’IA, il potenziamento dell’adozione in settori chiave quali l’agricoltura, la sicurezza, la sanità, l’istruzione e la fornitura di servizi pubblici e la promozione della crescita degli ecosistemi locali di IA.
La Strategia si basa su tre pilastri fondamentali:
- infrastrutture digitali per l’IA, che mettono in evidenza lo sviluppo di infrastrutture accessibili e convenienti per l’utilizzo dell’IA nonché di un’infrastruttura digitale nazionale moderna per l’accesso e lo sviluppo di tale tecnologia;
- la ricerca e l’innovazione nell’IA, che comprende lo sviluppo di modelli di IA e di ulteriori soluzioni attraverso la ricerca, l’innovazione e la commercializzazione a livello nazionale; e
- i dati come pilastro che mira a creare un ecosistema di dati sostenibile per l’IA e l’innovazione.
Una delle principali preoccupazioni che ha portato allo sviluppo della Strategia risiede nel fatto che, con un aumento dell’uso delle tecnologie di IA che richiedono grandi quantità di dati, aumenta il timore di un uso improprio dei dati, di un accesso non autorizzato e di una mancanza di controllo sugli stessi[ix] . Inoltre, sono state espresse preoccupazioni riguardo al cd “colonialismo dei dati” e alle pratiche estrattive delle grandi aziende tecnologiche.
L’attuale Strategia non è di per sé uno strumento giuridico vincolante, ma è orientata verso lo sviluppo di politiche future, in particolare in relazione alla governance, alla vigilanza normativa e alla classificazione dei rischi dei sistemi di IA.
Conclusione
Sebbene attualmente non esista una legislazione vincolante completa specificamente dedicata all’IA in Africa, la governance dell’IA è chiaramente all’ordine del giorno. Una breve disamina del panorama della governance dell’IA in Africa mostra un aumento delle iniziative politiche in materia. È importante riconoscere che i quadri normativi specifici di ciascun Paese in materia di protezione dei dati costituiscono ancora la base principale per la regolamentazione dell’uso delle tecnologie di IA in Africa.
Mentre l’agenda legislativa africana in materia di IA procede attraverso vari processi legislativi, le imprese dovrebbero adottare le migliori pratiche e monitorare attentamente gli aggiornamenti e i tempi di attuazione delle diverse politiche che saranno adottate dai vari Paesi, così da individuare anticipatamente gli adeguamenti da porre in essere nel caso in cui si rientri nel campo di applicazione di un quadro normativo di prossima adozione.
Man mano che i Paesi africani procedono verso l’adozione di una nuova normativa, infatti, le imprese dovranno valutare in che modo l’adozione di strumenti di IA risulti conforme a tale normativa.
[i] The Center for Intellectual Property and Information Technology Law (CIPIT), ‘The State of AI Africa report’ (CIPIT, 2025) https://aiconference.cipit.org/documents/the-state-of-ai-in-africa-report.pdf 8.
[ii] United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, ‘Artificial intelligence needs assessment survey in Africa’(UNESCO, 2021) https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000375322 22 . Tra questi figurano: Benin, Capo Verde, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Guinea Equatoriale, Eswatini, Gambia, Ghana, Madagascar, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Uganda, Zambia, Zimbabwe.
[iii] Alcuni paesi che hanno sviluppato strategie nazionali in materia di IA sono la Nigeria, lo Zambia, il Sudafrica, il Kenya, il Ruanda, il Ghana, l’Egitto e Mauritius.
[iv] Unione Africana, “Continental Artificial Intelligence Strategy” https://au.int/en/documents/20240809/continental-artificial-intelligence-strategy consultato il 15 luglio 2025.
[v] Ministry of ICT and Innovation, “The National AI Policy” https://rura.rw/fileadmin/Documents/ICT/Laws/Rwanda_national_Artificial_intelligence_Policy.pdf consultato il 13 luglio 2025.
[vi] Ministry of Communications and Digitalisation with Smart Africa, GIZ FAIR Forward, and The Future Society (TFS), “Republic of Ghana National Artificial Intelligence Strategy:2023-2033” https://africadataprotection.org/Ghana-AI-Strat.pdf consultato il 15 luglio 2025.
[vii] Ministry of Information, Communications, and Digital Economy (MICDE), ‘Public notice: Call for comments on the draft Kenya National Artificial Intelligence (AI) Strategy (2025-2030) https://x.com/MoICTKenya/status/1879247467658772961?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Etweet accessed 10 July 2025.
[viii] Ministry of Information, Communications, and Digital Economy (MICDE), “Kenya Artificial Intelligence Strategy 2025-2030” (MICDE, 27 March 2025) https://ict.go.ke/sites/default/files/2025-03/Kenya%20AI%20Strategy%202025%20-%202030.pdf consultato il 15 luglio 2025.
[ix] L’articolo 4, paragrafo 1, del GDPR definisce “dati personali”: qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile («interessato»); si considera identificabile la persona fisica che può essere identificata, direttamente o indirettamente, con particolare riferimento a un identificativo come il nome, un numero di identificazione, dati relativi all’ubicazione, un identificativo online oppure a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale.